Marettimo Residence

L'ISOLA di Marettimo

L’isola di Marettimo, con una superficie di 12,3 Km2 e 19 Km di costa, dista 20 miglia nautiche da Trapani, 14 da Favignana e 70 da Capo Bon in Tunisia.  Di una bellezza unica, con le sue acque cristalline che contrastano con i verdi pendii scoscesi, ha preservato il suo carattere di isola tranquilla e silenziosa dove la natura ancora regna sovrana.

Caratteristica peculiare dell’isola è l’abbondanza di sorgenti di acqua dolce, preziosa per i naviganti del passato, e l’ipnotico profumo di timo, ruta ed erica. Da ciò, verosimilmente, discende la sacralità che tradizionalmente è associata a questi luoghi.

L’autore inglese Samuel Butler, appassionato studioso e traduttore dei poemi omerici, fu l’ideatore della cosiddetta teoria siciliana dell’Odissea secondo la quale i luoghi descritti nel noto poema si troverebbero in Sicilia e non in Grecia. Marettimo coinciderebbe dunque, secondo Butler, con Itaca, la patria di Ulisse.

La Storia

La prima traccia di civilizzazione sull’isola risale probabilmente al 5.000 a.C. ed è testimoniata da numerosi ritrovamenti di reperti quali punte di freccia e schegge di ossidiana.
Nel marzo del 241 a.C. Marettimo entra ufficialmente nei libri di storia: nelle sue acque si tenne infatti la battaglia che pose fine alla prima guerra punica e che vide l’Impero romano sopraffare la flotta cartaginese. Da quel momento l’isola divenne un presidio romano: il complesso monumentale archeologico di “Case Romane” venne edificato proprio allora.
Alla dominazione romana seguì l’invasione dei Vandali, poi dei Bizantini e dei Saraceni. Probabilmente è da attribuire a questi ultimi la costruzione della torre di avvistamento sul promontorio di Punta Troia.
Fu poi la volta degli arabi, cacciati nel 1078 da Ruggero D’Altavilla, che introdusse la cristianità sull’isola.
I secoli successivi videro alternarsi Svevi, Angioini e Spagnoli.
Successivamente, alla fine del XVIII secolo, si insediarono i Borbone che cercarono di riformare lo stato e rivalorizzarne il territorio.
La piena fioritura dell’isola si dovette però alla famiglia Florio che diede una fortissima spinta sia economica che culturale alle Egadi, con la costruzione delle tonnare e favorendo il ripristino della coltivazione dei campi.

Il Paesaggio

Lo scenario imponente e maestoso dell’isola di Marettimo offre rocce altissime a picco su un mare turchese, splendide grotte che sembrano piscine e piccole spiagge romantiche.  L’isola culmina con il Monte Falcone, 686 metri, il cui fascino risiede nella sensazione di “isolamento” che suscita. Nel corso dei millenni Marettimo, è riuscita a raccogliere solo un piccolo paesino di pescatori che oggi conta poche centinaia di abitanti. E, dagli anni novanta, fa parte di una riserva marina, protetta dalle rigide norme del Area Marina Protetta delle Egadi. 
 
Marettimo è un’isola strepitosa! Si può girare a piedi e ad ogni passo riserva una sorpresa. 

La Natura

Dal punto di vista naturalistico Marettimo è unica, la sua flora e fauna la rendono l’isola più interessante dell’arcipelago delle Egadi. La sua particolarità è da attribuire alla montuosità dove le rocce calcaree si sovrappongono a quelle dolomitiche, all’abbondanza d’acqua ed al suo essere isola, in quanto si è staccata dal continente prima delle altre isole, cira 600 milioni di anni fa. L’isolamento della flora e della fauna ha permesso infatti la conservazione di esemplari vegetali ormai scomparsi dalla Sicilia e dell’arcipelago come la pianta endemica Scabiosa Limonifolia, la Daphne Oleifolia e l’Erodium Maritimum. 
A Marettimo vivono anche parecchie specie animali, e non è difficile, percorrendo i numerosi sentieri di trekking, fare incontri ravvicinati con mufloni, cervi e conigli selvatici; mentre sul monte Falcone hanno trovato il loro ambiente ideale molti uccelli e rapaci migratori come: l’aquila, il falco pellegrino (a cui il monte deve il suo nome), il corvo il gheppio e il barbagianni.

Nei fondali marini di Marettimo, tra i più pescosi del Mediterraneo, murene, gronchi, palamite, salpe, saraghi, ricciole, cernie, aragoste, dentici e tonni, sono le specie in cui potrete imbattervi durante una delle tante possibilità di immersione che offre l’isola. Nel 2018, per il terzo anno consecutivo, sono stati avvistati anche due esemplari di foca monaca, specie molto rara che sembrava in via di estinzione nel Mediterraneo.

La Gastronomia

Cùscusu, pisci a ghiotta, a matalotta, a brurettu, cavatunedda ca sarsa, pasta c’alausta, pisci r’ova, carcocciuli, cosi ruci: pignolo, petra mennula, cubbàita di giuggiulena, cuddureddi ri fico e spinci, campanara cu l’ovo, cazziruci e pacchiazzi, viscotti ri zita…                                                                                                                Di tanto pesce è ricca la gastronomia dell’Isola di Marettimo. Sono da provare il tonno, cucinato semplicemente alla griglia o con la cipollata o all’agrodolce; gli involtini di spada, le fritture di gamberi e di calamari, la cernia o l’orata e la famosa zuppa d’aragosta. Non possono mancare gli spaghetti con la bottarga di tonno, le polpettine di tonno cotte in sugo di pomodoro profumato alla menta e la pasta con le sarde.  Luogo di mare, incrocio di culture e di popoli, nella cucina delle Egadi regna il cous cous, che dalla tradizione araba ha preso la preparazione a base di semola, ma che viene qui servito con il pesce.

Trekking a Marettimo

Marettimo culmina nella vetta del Monte Falcone, 686 metri, una montagna in mezzo al mare.
Il fascino di questi luoghi risiede nella sensazione di pace e genuino raccoglimento che genera nel fortunato escursionista che si immerge tra i profumi e i colori della macchia mediterranea.
L’isola propone diversi percorsi di trekking adatti tanto ai principianti quanto agli escursionisti più esperti. I mesi migliori per avventurarsi alla scoperta dell’isola sono quelli di aprile e maggio quando il clima fresco e le innumerevoli fioriture di erbe ed essenze spontanee rendono l’esperienza indimenticabile. Negli ultimi anni sempre più escursionisti scelgono di visitare l’isola anche nei mesi di ottobre e persino novembre, complici il clima ancora mite e la ritrovata tranquillità dopo i caotici mesi estivi.

L' Area Marina Protetta delle Egadi

Situata nel Canale di Sicilia, di fronte alla costa nord-occidentale della Sicilia, circonda l’arcipelago egadino comprendente le isole di Favignana, Levanzo e Marettimo e gli isolotti di Formica e Maraone.
Istituita nel 1991 e gestita dal 2001 dal Comune di Favignana per conto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’AMP persegue le missioni istituzionali di tutela e valorizzazione dell’ambiente marino, educazione ambientale e ricerca, sensibilizzazione e informazione dei fruitori, gestione integrata della fascia costiera e promozione dello sviluppo e del turismo sostenibile.
La riserva, con i suoi 53.992 ettari, è la più grande del Mediterraneo. Le Egadi sono un’area ad elevatissima biodiversità: nei fondali si trova l’habitat protetto della prateria di Posidonia oceanica più estesa e meglio conservata del Mediterraneo. E’ il polmone verde dei nostri mari, cruciale nell’ecosistema marino perché assorbe CO2 e produce ossigeno. Marettimo ha la caratteristica di essere il primo punto di arrivo per numerose specie marine, come tartarughe e foche monache, ed ospita l’Osservatorio della Foca Monaca.
it_IT